Causa civile

Diritti negati ai dipendenti Rt, ora c’è una perizia depositata in tribunale a Imperia

Dovrà essere il giudice Enrica Drago a decidere sulle richieste di una settantina di persone contrarie ai provvedimenti aziendali

autobus riviera trasporti

Imperia. Undici pagine consegnate al giudice del tribunale civile Enrica Drago dove si cerca di fare luce e sbrogliare la matassa su eventuali diritti negati ai dipendenti della Riviera Trasporti. Si tratta di una perizia depositata in cancelleria del palazzo di giustizia di via XXVAprile dal commercialista genovese Giorgio Ravaioli.

Un incarico necessario per spiegare la connessione tra prestazioni erogate, livelli professionali e condizioni retributive e che giustifica le richieste di restituzione degli arretrati. La vertenza è quella messa in piedi da una settantina di dipendenti della Rt sostenuti dalla Faisa-Cisal.

Il giudice è chiamato a valutare se, con la disdetta del contratto collettivo nell’agosto 2014, si siano lesi i diritti dei lavoratori. Si erano rivolti al tribunale anche perché in busta paga si sono ritrovati con 300 euro in meno. Il consulente del tribunale ha esaminato ogni singola voce contributiva. Per ciascuno, ha calcolato i presunti compensi che mancherebbero all’appello qualora passasse la linea sostenuta dai lavoratori. Secondo Ravaioli, ci sarebbe piena corrispondenza tra le rivendicazioni del personale e quanto stabiliva il contratto poi interrotto. Il materiale peritale sarà sottoposto al vaglio del giudice che avrà a disposizione anche i pareri della controparte Rt. “Sub judice” resta la rivendicazione di un secondo gruppo di lavoratori espressione dell’altra sigla sindacale che ha mosso guerra all’azienda per la questione contrattuale, vale a dire la Usb. E a curare la perizia, anche in questo caso, è stato il consulente genovese.

Sarà poi il giudice Drago a decidere che cosa fare e non è da escludere che si possa arrivare ad una transazione per chiudere la vicenda.

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