Il ricordo

La Riviera piange Libereso Guglielmi: “Grazie per averci donato la tua amicizia”

Ha saputo diffondere l’amore per la natura che da quasi un secolo lo contraddistingue

libereso guglielmi

Cervo. E’ una Riviera in lutto da Cervo a Ventimiglia che piange una figura storica per la cultura e per il suo straordinario modo di vivere la vita. La morte di Libereso Guglielmi ha scosso tutti: gente comune, politici, scrittori, studiosi.

Tutti quelli che hanno conosciuto il “giardiniere di Calvino” conservano un sorriso, una stretta di mano o un semplice incrocio di sguardi.

“Grazie Libereso per averci donato in amicizia l’essere sempre stato uno di noi”. Lo vuole ricordare ad esempio in questo modo Luigi Diego Elena, lo storico e studioso di Cervo. “Con lui ho trascorso tante serate e manifestazioni qui a Cervo – ricorda – I suoi momenti didattici, la sua esperienza, la sua simpatia ed allegria erano fuori dal comune. Ci ha insegnato a conoscere e rispettare ciò che banalmente chiamiamo sterpi e spini ed invece è vita che ci aiuta ed appartiene”.
“Libereso che aveva 91 anni era una persona straordinaria per la sua semplicità”, così lo “dipingono” nei commenti gli amici più stretti che piangono per la sua scomparsa.

La sua era una famiglia di esperantisti e vegetariani. Una storia che è un esempio di vita. Venne notato da Mario Calvino, padre di Italo Calvino, e invitato giovanissimo a lavorare nella stazione botanica sperimentale che questi dirigeva a Sanremo. In seguito, la sua maturazione professionale lo ha portato a fare il ricercatore e il capo giardiniere presso l’Università di Londra per dodici anni. La sua continua ricerca lo ha portato a girare il mondo scoprendo nuove piante, culture, e biodiversità. Fino all’ultimo ha coltivato la sua attività di scrittore e conferenziere sul giardinaggio e la flora spontanea in giro per l’Italia, senza mai trascurare la sua piccola oasi sotto casa, divulgando l’amore per la natura che da quasi un secolo lo contraddistingue.

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