Firmata dal sindaco

Ventimiglia, ai migranti non serve altro cibo: torna l’ordinanza che vieta la somministrazione di alimenti

Chi non la rispetta verrà perseguito ai sensi dell'articolo 650 del Codice Penale

Accampamento dei migranti alla Caritas di Ventimiglia

Ventimiglia. Ai migranti non serve altro cibo: il sindaco vieta la somministrazione di alimenti e bevande a persone non autorizzate.

Nel testo dell’ordinanza, in vigore per circa un anno e poi revocata perché mai rispettata, è scritto chiaramente che i migranti ricevono tutto il necessario nel centro temporaneo di assistenza predisposto dalla Prefettura di Imperia e gestito dalla Croce Rossa Italiana.

Senza contare che anche la Caritas continua a garantire un pasto a chi è senza fissa dimora, mentre donne e bambini ricevono assistenza presso la chiesa di Sant’Antonio in via Tenda.
Nonostante tutto, però, “è stata segnalata la presenza di persone non autorizzate che provvedono alla distribuzione di cibi preparati privatamente in particolare nella zona sotto il cavalcavia di Roverino e nel piazzale piazzale antistante la parrocchia di Sant’Antonio e ciò senza garantire l’obbligatorio rispetto delle vigenti normative igienico-sanitarie”. Per questo motivo, il sindaco ha di nuovo firmato un’ordinanza di divieto di somministrazione di cibo e bevande. Chi non la rispetta verrà perseguito ai sensi dell’articolo 650 del Codice Penale.

commenta