Guardia costiera

Con gli angeli custodi di Ferragosto sul ponte di comando

Un anziano deceduto a Latte e uno soccorso a Cervo, il ponte di mezza estate con gli uomini della Capitaneria

Luciano pischedda

Imperia. Gli angeli custodi di Ferragosto sono vestiti di bianco. Quando i bagnanti stavano ancora dormendo loro si preparavano ad uscire in mare su motovedette e gommoni, ma anche a terra. Giornata di sole, di mare, di relax ma di lavoro per i 25 uomini della guardia costiera di Imperia più il comandante e gli 11 piú il comandante a Sanremo. Mare calmo, vento leggero l‘ideale per un Ferragosto in acqua o in spiaggia. “Alla sicurezza dei bagnanti ci pensiamo noi“, dice il comandante Luciano Pischedda arrivato a Imperia lo scorso anno e al suo primo Ferragosto sul ”ponte di comando“ della centrale operativa insieme ad una donna militare. Quote rosa rispettate anche sulle unitá navali della guardia costiera. Mattinata senza interventi lungo la costa tra Cervo e Ventimiglia. “Due soccorsi, tuttavia, hanno impegnato la guardia costiera nella giornata di ieri – sottolinea l’ufficiale – A Cervo un turista é stato colto da malore, più grave la situazione a Latte di Ventimiglia. Un bagnante di 89 anni di nazionalitá francese si é tuffato in mare dalla sua barca, la moglie non vedendolo tornare ha dato l’allarme al 1530 e poco dopo il gommone di Sanremo ha recuperato il cadavere. Probabilmente é stato stroncato da un malore”.

1530. Il numero blu della guardia costiera si é rivelato ancora una volta efficace. “C’é la consapevolezza che questo servizio sia utile per bagnanti e diportisti – afferma Pischedda – ma anche per segnalazioni diverse dalle situazioni di emergenza. Al Prino auto parcheggiate lungo il molo in zona demaniale sono state muultate e non la prima volta che succede”.

Bollino blu. Da metá giugno alla settimana prima di Ferragosto sono stati rilasciati 150 bollini ai natanti controllati sia nella documentazione di bordo che per le dotazioni di sicurezza. Ma in provincia sono stati effettuati anche 475 controlli (anche tre volte in pochi giorni) negli stabilimenti balneari. In uno di questi, a Diano Marina, la cassetta del pronto soccorso aveva qualche medicinale scaduto. Inevitabile la multa al gestore.

Velocitá elevata. Se sulle strade il pericolo é determinato dalla guida al volante col cellulare incollato all’orecchio, in mare il pericolo sono le imbarcazioni che navigano a manetta: dieci nodi entro i mille metri. Velocitá elevata e bagnanti a rischio. E anche qui guai per i proprietari di motoscafi e yacht, ma incolumitá per i bagnanti assicurata. Ma il comandante Pischdda precisa che “in quasi tutti i casi non si tratta di diportisti indisciplinati a cui piace viaggiare veloci, ma persone che dimenticano la norma che prevede contravvenzioni superiori ai 172 euro a seconda della lunghezza delle imbarcazioni”.

Pagella. Tutto sommato questa prima parte di stagione balneare Imperia supera a pieni voti la vigilanza della guardia costiera. I bagnini sono sui trespoli, richiamano spesso col fischietto quei bagnanti incoscienti che si tuffano in mare anche con la bandiera rossa. “Dopo la tragedia accaduta al Pennello lo scorso anno c’é maggiore attenzione e disciplina tra gli operatori balneari. Un fattore che va tenuto in considerazione“, sottolinea Pischedda.

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