Il caso

Ventimiglia, dopo la lettera ai dipendenti comunali, la portavoce del Sindaco è oggetto di un’interrogazione

A presentarla, il Consigliere di Opposizione Giovanni Ballestra

Conferenza Abbondanza e Ballestra

Ventimiglia. Tra quanto scritto nel decreto sindacale dello scorso 30 settembre, quando veniva affidato l’incarico di portavoce alla dottoressa Silvia Sgarabottolo, e il contenuto della recente lettera inviata ai dipendenti comunali, richiamati all’educazione nei confronti della stessa, ci sarebbero delle discrepanze.

A volerci veder chiaro, è il Consigliere di Opposizione Giovanni Ballestra che, sulla natura dell’incarico affidato alla Sgarabottolo ha presentato un’interrogazione.

“Nel decreto sindacale del 30 settembre 2015“, dichiara il Consigliere, “Si legge che l’incarico della portavoce si configurava come deputato a curare le connesse attività di comunicazione diretta ad informare la collettività sugli obiettivi, sui programmi, sulle iniziative e realizzazioni dell’amministrazione comunale sia attraverso propri strumenti, sia con rapporti diretti della stampa locale, nazionale ed estera”.

“Ma nella lettera recapitata a tutti i dipendenti del comune”, aggiunge Ballestra, “Viene nuovamente chiarito il ruolo della portavoce: qui è scritto che non è l’addetta stampa e che a lei è dovuta la stessa accoglienza e le risposte dovute al sindaco e agli assessori”. Sempre nella lettera, scritta a quattro mani dal Sindaco Ioculano e dall’Assessore Faraldi, si legge che un “comportamento contrario a quanto specificato sarà valutato anche a fini disciplinari”.

Detto questo, Ballestra chiede al sindaco di “conoscere cosa si intende con le frasi “curare connesse attività” e “attraverso propri strumenti” citate nel decreto sindacale e cosa si intende con la frase “tenuta a ricevere l’accoglienza e le risposte dovute al sindaco ed agli assessori” presenti invece nella lettera ai dipendenti”.

Il Consigliere chiede inoltre che il Consiglio Comunale venga portato a conoscenza “degli episodi e delle notizie ricevute da terzi”, come si legge sempre nel testo della lettera scritta il 9 maggio. Episodi che hanno indotto Ioculano a prendere provvedimenti a tutela della sua portavoce.

“Anche i membri dello staff del sindaco possono essere assoggettati a provvedimenti disciplinari?”, si chiede in ultimo Giovanni Ballestra. Bisognerà attendere il prossimo Consiglio Comunale per conoscere le risposte ai suoi quesiti.

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