Il caso

Palasalute Sanremo: spuntano i parcheggi a pagamento fotogallery

La vendita all'Asl del terreno Amaie aveva aiutato a sistemare i conti della Spa, con l'assenso della politica

parcheggi via san Francesco Sanremo

Sanremo. Che il posto dove si sta costruendo il Palasalute dell’Asl in via san Francesco non fosse il più adeguato era sotto gli occhi di tutti. La struttura nella quale non è ancora ben chiaro quanti degli attuali uffici e ambulatori cittadini confluiranno, nasce con il piede sbagliato per quanto riguarda l’accessibilità da parte dei cittadini. A parte l’impressionante impatto paesaggistico, il progetto non avrebbe potuto essere approvato se non ci fosse stata anche la voce parcheggi ma la Asl ha da tempo confermato che la struttura, che dovrebbe essere terminata almeno in parte entro il prossimo dicembre, non prevede parcheggi auto all’interno del suo perimetro se non quelli strettamente necessari all’attività del Palasalute stesso.

Per i cittadini quindi si prospetta uno scenario di difficoltà nel raggiungere la struttura, sopratutto nel caso di accompagnamento di persone anziane o con mobilità ridotta: in quella zona mancano storicamente i parcheggi e la via è a scorrimento veloce, senza possibilità di sosta, neanche un mordi e fuggi veloce per far scendere un passeggero. Negli anni il comune ha realizzato lungo la via alcuni parcheggi a raso, non a pagamento, ma gli stessi sono già insufficienti a servire tutto il quartiere ed è impensabile che possano in qualche modo venir sfruttati per il Palasalute. Per molti oltretutto è diventato quasi un diritto acquisito considerarli parcheggio privato lasciando l’auto nello stesso spazio anche per settimane.

L’Asl intende passare la palla al comune che a sua volta sta cercando di capire come risolvere il problema. Scavare non si può perchè c’è il torrente e allora una delle ipotesi sarebbe quella di ricorrere a strutture leggere sopraelevate fornite di un ascensore a cremagliera per il posizionamento delle auto ma, a parte il costo, l’impatto potrebbe essere eccessivo per le abitazioni circostanti. C’è poi il nodo della gestione di questi nuovi parcheggi, che sarebbero a pagamento per rientrare dei costi e per garantire la turnazione: in questo caso il comune prevede di inserirli nell’affidamento di tutti i parcheggi a raso ad Amaie Energia, affidamento che dovrebbe scattare a luglio.

L’Amaie del resto è in qualche modo moralmente obbligata a contribuire per risolvere il problema, perchè la collocazione della struttura in quel punto di Sanremo una ragione precisa ce l’ha: il Palasalute sorge su un terreno che era dell’Amaie, poco appetibile per i privati, e la vendita all’Asl aveva contribuito al risanamento del bilancio della partecipata. Una triangolazione tra Amaie, Asl e comune con il beneplacito della politica, forse senza troppo pensare alla futura accessibilità di una struttura importante per la collettività.

L’amministrazione sanremese, che si ritrova tra le mani una patata bollente messa in cottura anni fa, segue anche altre strade come quella di chiedere alla Rt di potenziare le linee urbane in modo da servire meglio la zona del Palasalute. Anche quella però, per i noti problemi di bilancio del trasporto pubblico, sembra una strada in salita proprio come quella via san Francesco che molti cittadini dovranno percorrere a piedi per raggiungere la struttura sanitaria.

Dicembre è vicino, anche volendo essere ottimisti sembra difficile trovare una quadra per quell’epoca: la sorpresa per i residenti, che forse non ancora ben compreso l’impatto sulla zona, potrebbe essere quella di vedere una cospicua parte degli attuali parcheggi “requisita” e trasformata a pagamento per andare incontro alle esigenze dei cittadini. O dell’Asl. O dell’Amaie.

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