Il caso

La protesta: “Noi isolati dal mondo”, i migranti di Triora vogliono spostarsi al mare

Situazione difficile nel paese della Valle Argentina dove da un anno vive un gruppetto di stranieri

migranti

Aggiornamento delle 12,15

Al termine della negoziazione i migranti hanno fatto rientro nella struttura. Nessuno scontro anche se gli animi, inizialmente  erano un po’ accesi. I migranti hanno apprezzato la disponibilità dei carabinieri. Gli è stato promesso che la loro richiesta sarà affrontata nel corso di un incontro con la cooperativa e le autorità.

Triora. “Noi isolati dal mondo vogliamo vivere al mare”. Scoppia la protesta dei migranti della Valle Argentina. Si tratta di 24 stranieri che da un anno sono ospitati in una struttura  di Verdeggia, nel “Paese delle Streghe”. Sono stati impiegati in alcuni lavori di manutenzione e decoro urbano, sul territorio comunale.

Ma questa mattina hanno protestato chiedendo di poter essere trasferiti. Lamentano non solo di essere isolati, ma anche di essere senza servizi, abbandonati. “Vogliamo una struttura alternativa”.  Il gruppo dei 24 ha deciso di protestare davanti alla caserma dei carabinieri del paese.  Una situazione seguita con attenzione dai militari dell’Arma, anche dai colleghi della compagnia di Sanremo, che comunque già da tempo vigilano nel paese dell’entroterra della Riviera dei Fiori. Ora è in corso una negoziazione per cercare di rasserenare gli animi e trovare una soluzione con un occhio rivolto anche alla situazione già calda che si vive a Ventimiglia.

L’arrivo dei migranti a Triora era stato accordato nel corso di un vertice tra la Prefettura di Imperia e il Comune di Triora. Si tratta di migranti che finora hanno prestato servizio per la comunità. Un percorso di inserimento sociale che era stato studiato appositamente per loro anche per avviare un processo di integrazione con i residenti. Triora non è il primo paese della provincia che ha deciso di aderire all’iniziativa. Altri comuni hanno provveduto da un anno a questa parte a siglare protocolli d’intesa sempre con la Prefettura.

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