Paradisi fiscali

Panama Papers, spuntano altri imperiesi nell’elenco dei professionisti con conti “off shore”

I loro nomi che compaiono nella seconda lista tratta dalle carte trafugate allo studio Mossack Fonseca e pubblicata oggi dal settimanale

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Imperia. Si allunga l’elenco dei professionisti imperiesi finiti nell’elenco Panama Papers e pubblicati oggi dal settimanale L’Espresso. Oltre a Gioacchino Di Feo, imprenditore del settore navale, e Paolo Taroni, imprenditore del settore shipping, figurano anche Fabio Fiorellino, di Imperia, immobiliarista, Dino Liviani di Taggia ingegnere e imprenditore edile, Tiziano Novaro, di Sanremo immobiliarista e consulente,  Sergio Santilli di Imperia commercialista. Ci sono anche Rodolfo Berro di Ventimiglia e Domenico Carlino di Imperia, emigrato da anni.

I loro nomi che compaiono nella seconda lista tratta dalle carte trafugate allo studio Mossack Fonseca e pubblicata oggi dal settimanale.

Dopo l’esplosione dello scandalo con la diffusione di milioni di documenti riservati relativi a società offshore create nel Paese centroamericano da contribuenti facoltosi di tutto il mondo – i cinque maggiori Paesi dell’Unione europea si rivolgono al G20 nello sforzo di aumentare ulteriormente la trasparenza del fisco e del relativo scambio di informazioni.

Già annunciata un’iniziativa-pilota per lo scambio automatico di informazioni sui proprietari di fatto, (in inglese beneficial owner) di società, fondazioni, e altre entità in modo che tali informazioni siano disponibili alle autorità fiscali e alle forze dell’ordine per aiutarle a seguire le tracce del denato usato dai criminali. I Panama Papers sono in realtà 11,5 milioni di documenti finanziari che abbracciano un arco temporale di quasi quarant’anni appartenenti alla Mossack-Fonseca, società con sede a Panama e con filiali in molti Paesi che offre un porto sicuro ai guadagni che, nella maggior parte dei casi, imprenditori, politici e affaristi di ogni genere intendono nascondere al fisco del proprio Stato di appartenenza.

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