Controlli sul territorio

Latitante catanese arrestato dalla polizia di frontiera di Ventimiglia

Al termine degli accertamenti di rito è stato associato presso la casa circondariale di Imperia, a disposizione dell’A.G. competente

I mezzi della Polizia di Frontiera di Ventimiglia in piazza del Comune

Ventimiglia. La Polizia di Frontiera di Ventimiglia, nel corso del mese di agosto, ha particolarmente intensificato i servizi di controllo delle zone di retro valico, non solo in ragione della stagione estiva ma anche per l’attuale situazione migratoria del confine italo-francese, impiegando oltre 150 pattuglie, identificando circa 3000 persone e 70 veicoli, procedendo al fermo di oltre 50 persone di cui 5 arrestate. Proprio nell’ambito di tali servizi straordinari, questa notte è stata portata a termine un’importante attività presso la barriera autostradale di Ventimiglia che ha consentito l’arresto di un connazionale latitante, pluripregiudicato.

Gli uomini del dr. Santacroce hanno proceduto al controllo di numerosi veicoli diretti in Italia, tra i quali una Renault Clio con a bordo due connazionali. Stante l’apparenza poco raccomandabile dei due passeggeri, l’autovettura è stata bloccata nella pista del pedaggio per poi procedere ad accurati controlli. Gli accertamenti in banca dati svolti nell’immediatezza e poi confermati da rilievi segnaletici, hanno fatto emergere a carico del conducente, il 55enne catanese G.S., l’ordinanza di sostituzione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. con quella della custodia cautelare in carcere, emessa quest’anno dal Tribunale di Como perché inottemperante agli obblighi di presentazione alla P.G., obblighi che erano stati applicati dallo stesso Tribunale per il reato aggravato di possesso e fabbricazione di documenti d’identificazione falsi.

I fatti risalgono allo scorso mese di febbraio allorquando il G.S. veniva controllato nel Casinò Comunale di Campione d’Italia (CO) nel quale aveva fatto ingresso grazie all’utilizzo di un documento d’identità falso, eludendo così l’inibizione all’ingresso emessa nei suoi confronti dalla stessa casa da gioco per le sue pregresse attività di frode e furti di fiches con destrezza.

In seguito a tale ennesimo episodio, il Questore di Como ha emesso nei suoi confronti un Foglio di Via Obbligatorio con ordine di rimpatrio nel suo comune abituale dimora – ovvero la città di Torino – e divieto di rientro nel comune di Campione d’Italia per un periodo di tre anni.

Al termine degli accertamenti di rito è stato associato presso la casa circondariale di Imperia, a disposizione dell’A.G. competente.

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