Roghi dolosi

Bruciano i boschi della Riviera, ora è caccia ai piromani

Aerei, elicotteri e un imponente esercito di volontari al lavoro da giorni nel ponente ligure

canadair

Sanremo. Una lotta contro il tempo per salvare quel polmone verde della Riviera di Ponente che da settimane ormai è divorato dagli incendi presumibilmente di origine dolosa. Sono al lavoro Forestale e carabinieri in questa caccia ai piromani che nelle loro azioni criminose hanno anche messo a repentaglio l’incolumità di decine di persone.

Il fuoco, talvolta, si è avvicinato pericolosamente a case e villette sparse lungo le colline interessate dal fuoco. Un’emergenza che ha richiesto un imponente spiegamento di uomini e mezzi, anche aerei che hanno operato anche in condizioni difficili per poter spegnere i focolai che hanno distrutto grandi fette del patrimonio boschivo del ponente ligure.

Nella giornata di ieri hanno lavorato senza sosta 4 Canadair e 2 elicotteri che hanno fatto rifornimento all’aeroporto Clemente Panero di Villanova d’Albenga. Da qui sono ripartiti alla volta di Borello, frazione di Sanremo, dove il fuoco ha lambito almeno una trentina di abitazioni. In fiamme anche i boschi attorno a Badalucco e più precisamente tra le cave di San Giorgio e regione Regianco e Ginestro.

Incessante l’opera dei volontari che hanno continuato a presidiare i boschi di Perinaldo già duramente colpiti dall’emergenza due giorni fa tra Massabò e Alpicella. Fuoco anche sul Monte Faudo e alle Navette vicino a Monesi. Anche in questo caso si sospetta la natura dolosa dei roghi. Il clima secco favorisce la loro opera distruttrice lungo i crinali delle Alpi Marittime liguri.

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