Ambiente ed ecologia

“Stop al cemento”: a Imperia la tappa conclusiva della campagna di Legambiente/ PARTICOLARI

anche in Liguria, è stato proposto il “Patto per il Territorio” dove Legambiente chiede ai rappresentanti nella prossima Giunta regionale e nel Consiglio di approvare nei primi giorni della legislatura la Valutazione Ambientale Strategica.

conferenza legambiente imperia

Gran parte dei Comuni della Liguria non conosce ancora la quantita’ di edificato sul proprio territorio e, in particolare per i centri costieri, i bilanci economici dipendono in larga parte dalla monetizzazione degli oneri di urbanizzazione; senza contare che il 50 per cento dei Comuni possiede aree non ancora servite dalle reti fognarie e che l’80 per cento possiede case o aree industriali in zone ad alto rischio idrogeologico.

E’ quanto emerge dalla campagna ‘Stop al cemento’ di Legambiente, che oggi ha avuto come sua tappa conclusiva, Imperia. Attraverso quattro blitz, nelle altrettante province della Liguria, la campagna ha voluto evidenziare situazioni a rischio cemento, con progetti accusati di avere a che fare piu’ con la speculazione edilizia che con il benessere della popolazione. Tipo: alberghi in zone di pregio ambientale e paesaggistico, residence e posteggi in uliveti storici oppure ‘mostruosita’ edilizie sul lungomare.

‘La campagna – ha affermato, stamani, Stefano Sarti, presidente regionale di Legambiente Liguria, al Circolo Arci ‘Antica Compagnia Portuale’, durante l’incontro conclusivo – si e’ snodata per un mese intero per tutta la Liguria, ed ha toccato, con otto tappe, le quattro province. E’ stato un mese di iniziative a diretto contatto col territorio e la popolazione locale, convegni aperti al pubblico con interviste ai candidati alle prossime elezioni regionali, blitz di protesta e una mostra itinerante sul consumo di suolo che ha coinvolto le scuole’.

Ancora Sarti: ‘La campagna proposta e’ stata un successo. Ha toccato i principali temi che riguardano i progetti di edilizia sulla costa e non solo. Ancora sono troppi i progetti di cementificazione che riguardano la nostra regione, e’ necessario un drastico ridimensionamento per la tutela del nostro territorio. La campagna non si ferma, pero’, qui. Legambiente manterra’ alta l’attenzione, soprattutto sui candidati alle Regionali per fermare l’avanzata del cemento’.

Presente all’incontro anche il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, che ha affermato: ‘Il consumo di suolo rappresenta oggi la vera emergenza nazionale. Come hanno dimostrato le recenti tragedie in Toscana, Sicilia e Calabria. L’uso dissennato del territorio, l’esplosione dei permessi per costruire, la cementificazione di argini e fiumi hanno creato una situazione di rischio per tutti, aggravata dalla frequenza e imprevedibilita’ di fenomeni atmosferici sempre più violenti, dovuti ai cambiamenti climatici. Per il futuro e la sicurezza del territorio c’e’ bisogno che l’edilizia sia soprattutto riqualificazione del patrimonio esistente, che si investa nella delocalizzazione delle situazioni più gravi e nelle politiche di manutenzione e prevenzione’.

Su questa linea, anche in Liguria, e’ stato proposto il ‘Patto per il Territorio’, con Legambiente che chiede ai rappresentanti della prossima Giunta regionale e del Consiglio di approvare, nei primi giorni di legislatura, la Valutazione Ambientale Strategica, che l’attuale amministrazione non e’ riuscita a varare e per questo e’ stato presentato un ricorso dall’associazione ambientalista alle Istituzioni europee.

Gli altri due punti del Patto per il Territorio richiedono l’approvazione della variante prevista nel Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico e una legge regionale in cui il Territorio venga riconosciuto come patrimonio comune da tutelare e non da consumare in modo irreversibile. Tra gli altri partecipanti all’incontro di Imperia: Giovanni Spalla, presidente del Comitato scientifico Legambiente Liguria e Santo Grammatico, Coordinatore Legambiente Liguria.

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